Presso il Centro regionale Lipu, sulle sponde del Trasimeno, tanto pubblico, tra cui molti bambini, hanno assistito alla liberazione di sette allocchi in tenera età.
Erano giunti da parti diverse dell’Umbria quasi nello stesso periodo, almeno due mesi fasi. Ed erano tutti allo stato di “pullus”, riferisce la referente per il Trasimeno Tiziana Brusconi, ovvero caduti dal nido ancora molto piccoli e incapaci pertanto di sopravvivere se non debitamente soccorsi.
“Tra i rapaci generalmente sono i genitori che insegnano la vita selvatica: come procurarsi il cibo o come difendersi dai predatori – spiega Brusconi -. I primi attacchi e le prime cacce mancano di tecnica, ma gli adulti sono pronti con i loro insegnamenti a far superare delusioni e fallimenti, aiutando i figli ad alimentarsi finché non si rendono autosufficienti. Tutto ciò per i piccoli esemplari giunti presso il nostro centro non era possibile. Pertanto per circa due mesi, prima in gabbia e poi in voliera, abbiamo cercato di sostituirci alle loro guide naturali”.
E tutto questo è stato compiuto fino a qualche giorno fa, quando i volontari Lipu hanno verificato che i sette allocchi erano finalmente pronti per spiccare il volo.
La liberazione è avvenuta all’imbrunire, il miglior momento per assicurare loro un volo in tranquillità senza grandi elementi di disturbo, e all’interno di un ambiente ormai divenuto familiare. “Nei due giorni successivi – riferisce Brusconi – sono tornati per cibarsi, ma poi gradualmente non li abbiamo più visti, segno che ciascuno avrà finalmente preso la propria strada alla ricerca di un territorio e dove magari riprodursi il prossimo anno”.
Ma le emozioni al Centro regionale Lipu di Castiglione del Lago non finiscono qui. Il prossimo appuntamento del genere è fissato per sabato 3 agosto intorno alle 20,30, quando stessa sorte toccherà ad un gruppo di civette.
Alla liberazione degli allocchi, importante occasione per promuovere le attività del Centro, ha preso parte anche il sindaco castiglionese Matteo Burico.